Allora, il 16 febbraio alle 18.30 i ragazzi e le ragazze di Torbellamonaca che stanno dando una mano mostruosa a tenere accesso il neonato progetto dell'ex Fienile hanno organizzato il terzo appuntamento di "febbraio migrante". Ci incontriamo in diverse e diversi, per parlare questa volta di pratiche di integrazione. Ci saranno quelli di Asinitas, che da anni lavorano come forsennati per far quadrare il cerchio dell'integrazione senza assimilazione. Ci saranno alcuni protagonisti della Liberi Nantes, l'associazione sportiva dilettantesca che festeggia quest'anno il decennale di attività con rifugiati e richiedenti asilo. Ci sarò io a raccontare quel che hanno fatto in questo senso le maestre della Pisacane e dell'Iqbal Masiq (ricordando anche Simonetta Salacone, maestra di tutti in integrazione, scomparsa da poco), lottando contro politici locali e nazionali.
Ci saranno anche il direttore del CAS di Pietralata e alcuni membri del Ti.Pi Attivi (Tiburtina e Pietralata), il comitato di quartiere che sta cercando di resistere con iniziative volte all'integrazione alla marea di xenofobia e chiusura.
Prima che l'onda prevalga, venite a parlare e conoscere alcuni degli uomini "di cui" si parla, ci saranno anche loro a portare la loro testimonianza, per chi vorrà, e la loro presenza. Per non parlare di migranti senza pensarli e vederli come persone.
Poi si mangia e si socializza a Fienile, un posto che è fatto per incontrarsi e incontrare.
Ho insegnato a Venezia, Lubiana, Roma, Napoli, Firenze, Cosenza e Teramo. Sono stato research assistant alla Queen's University of Belfast e prima ho vissuto per due anni in Grecia, per il mio dottorato. Ora insegno a Tor Vergata e nel campus romano del Trinity College di Hartford (CT). Penso che le scienze sociali servano a darci una mano, gli uni con gli altri, ad affrontare questa cosa complicata, tanto meravigliosa quanto terribile, che chiamano vita.
2011/12: INFORMAZIONI PER CHI AVEVA 12 CFU E TUTTI GLI MP3 DELLE LEZIONI
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mercoledì 15 febbraio 2017
lunedì 6 febbraio 2017
Quando il gioco si fa duro
Allora pare che ci siamo. Lunedì 13 febbraio, alle ore 16:00, cominciamo gli incontri del Laboratorio di etnografia urbana al polo ex Fienile di Torbellamonaca, in fondo a largo Mengaroni (snc), a Roma, dall'altra parte della Casilina venendo da Tor Vergata.
Gli incontri vengono proposti come "altre attività" nel quadro dei laboratori didattici (4cfu per quest'anno, diventeranno 6cfu il prossimo anno) ma nelle mie intenzioni sono aperti a tutti e tutte, sul territorio.
L'intento è lavorare con la strumentazione dell'antropologia culturale per provare a capire un poco cosa significa vivere la città di Roma, oggi. Utilizzeremo la metodologia canonica, vale a dire l'etnografia, in particolare l'osservazione partecipante e la raccolta di storie di vita. Alcuni incontri preliminari verranno organizzati presso il polo exFienile, perché Tor Vergata partecipa come attore importante alle iniziative di questo nuovo aggregatore sociale e culturale, e perché vogliamo contribuire a far uscire "l'Accademia" dal rischio dell'isolamento. Ci sono già tante torri nel nostro Municipio, non abbiamo bisogno anche della Torre d'Avorio e vogliamo anzi che Tor Vergata si apra sempre di più, che didattica e ricerca siano accompagnate da una costante presenza attiva sul territorio.
Alcuni giovani studiosi ci verranno a raccontare le loro esperienze di ricerca sul contesto urbano, e forse una o due "lezioni" sul senso del fare ricerca etnografica a Roma le farò anche io, ma presto ci sposteremo in giro, per raccogliere materiale sul campo.
Una serie di incontri, tra aprile e maggio, saranno concordati assieme allo "Sportello delle memorie", una bella iniziativa dei Ti.Pi. Attivi, un'associazione del V municipio (Ti.burtina-Pi.etralata) che sta facendo un sacco di belle iniziative.
Un'altra parte del lavoro, sempre dai primi di aprile, si incrocerà con il mio corso di Storia delle religioni e con il lavoro che stiamo facendo, come CSPS di Tor Vergata, per mappare la diversità religiosa nel V e VI municipio, attraverso i contatti con il Tavolo Interreligioso del VI municipio che abbiamo attivato lo scorso anno con la precedente amministrazione e che sta proseguendo con una serie di incontri ora anche negli spazi delle diverse comunità religiose.
Insomma, si andrà in giro a perdere tempo, come sanno fare solo gli antropologi tra gli scienziati sociali, a chiacchierare, a farci raccontare storie e storiacce, incastrando i nostri grandi concetti teorici (progettazione urbana, vivibilità, socialità, cittadinanza, conflitto, integrazione, immigrazione, secolarizzazione, sacro) dentro le storie e i racconti di persone "comuni". L'intento è far partire un archivio delle memorie anche a Torbellamonaca, uno spazio dove le vite dei singoli riconquistino nel racconto lo spessore che sempre meritano, e che a volte "la città" assottiglia.
Gli incontri vengono proposti come "altre attività" nel quadro dei laboratori didattici (4cfu per quest'anno, diventeranno 6cfu il prossimo anno) ma nelle mie intenzioni sono aperti a tutti e tutte, sul territorio.
L'intento è lavorare con la strumentazione dell'antropologia culturale per provare a capire un poco cosa significa vivere la città di Roma, oggi. Utilizzeremo la metodologia canonica, vale a dire l'etnografia, in particolare l'osservazione partecipante e la raccolta di storie di vita. Alcuni incontri preliminari verranno organizzati presso il polo exFienile, perché Tor Vergata partecipa come attore importante alle iniziative di questo nuovo aggregatore sociale e culturale, e perché vogliamo contribuire a far uscire "l'Accademia" dal rischio dell'isolamento. Ci sono già tante torri nel nostro Municipio, non abbiamo bisogno anche della Torre d'Avorio e vogliamo anzi che Tor Vergata si apra sempre di più, che didattica e ricerca siano accompagnate da una costante presenza attiva sul territorio.
Alcuni giovani studiosi ci verranno a raccontare le loro esperienze di ricerca sul contesto urbano, e forse una o due "lezioni" sul senso del fare ricerca etnografica a Roma le farò anche io, ma presto ci sposteremo in giro, per raccogliere materiale sul campo.
Una serie di incontri, tra aprile e maggio, saranno concordati assieme allo "Sportello delle memorie", una bella iniziativa dei Ti.Pi. Attivi, un'associazione del V municipio (Ti.burtina-Pi.etralata) che sta facendo un sacco di belle iniziative.
Un'altra parte del lavoro, sempre dai primi di aprile, si incrocerà con il mio corso di Storia delle religioni e con il lavoro che stiamo facendo, come CSPS di Tor Vergata, per mappare la diversità religiosa nel V e VI municipio, attraverso i contatti con il Tavolo Interreligioso del VI municipio che abbiamo attivato lo scorso anno con la precedente amministrazione e che sta proseguendo con una serie di incontri ora anche negli spazi delle diverse comunità religiose.
Insomma, si andrà in giro a perdere tempo, come sanno fare solo gli antropologi tra gli scienziati sociali, a chiacchierare, a farci raccontare storie e storiacce, incastrando i nostri grandi concetti teorici (progettazione urbana, vivibilità, socialità, cittadinanza, conflitto, integrazione, immigrazione, secolarizzazione, sacro) dentro le storie e i racconti di persone "comuni". L'intento è far partire un archivio delle memorie anche a Torbellamonaca, uno spazio dove le vite dei singoli riconquistino nel racconto lo spessore che sempre meritano, e che a volte "la città" assottiglia.