Allora pare che ci siamo. Lunedì 13 febbraio, alle ore 16:00, cominciamo gli incontri del Laboratorio di etnografia urbana al polo ex Fienile di Torbellamonaca, in fondo a largo Mengaroni (snc), a Roma, dall'altra parte della Casilina venendo da Tor Vergata.
Gli incontri vengono proposti come "altre attività" nel quadro dei laboratori didattici (4cfu per quest'anno, diventeranno 6cfu il prossimo anno) ma nelle mie intenzioni sono aperti a tutti e tutte, sul territorio.
L'intento è lavorare con la strumentazione dell'antropologia culturale per provare a capire un poco cosa significa vivere la città di Roma, oggi. Utilizzeremo la metodologia canonica, vale a dire l'etnografia, in particolare l'osservazione partecipante e la raccolta di storie di vita. Alcuni incontri preliminari verranno organizzati presso il polo exFienile, perché Tor Vergata partecipa come attore importante alle iniziative di questo nuovo aggregatore sociale e culturale, e perché vogliamo contribuire a far uscire "l'Accademia" dal rischio dell'isolamento. Ci sono già tante torri nel nostro Municipio, non abbiamo bisogno anche della Torre d'Avorio e vogliamo anzi che Tor Vergata si apra sempre di più, che didattica e ricerca siano accompagnate da una costante presenza attiva sul territorio.
Alcuni giovani studiosi ci verranno a raccontare le loro esperienze di ricerca sul contesto urbano, e forse una o due "lezioni" sul senso del fare ricerca etnografica a Roma le farò anche io, ma presto ci sposteremo in giro, per raccogliere materiale sul campo.
Una serie di incontri, tra aprile e maggio, saranno concordati assieme allo "Sportello delle memorie", una bella iniziativa dei Ti.Pi. Attivi, un'associazione del V municipio (Ti.burtina-Pi.etralata) che sta facendo un sacco di belle iniziative.
Un'altra parte del lavoro, sempre dai primi di aprile, si incrocerà con il mio corso di Storia delle religioni e con il lavoro che stiamo facendo, come CSPS di Tor Vergata, per mappare la diversità religiosa nel V e VI municipio, attraverso i contatti con il Tavolo Interreligioso del VI municipio che abbiamo attivato lo scorso anno con la precedente amministrazione e che sta proseguendo con una serie di incontri ora anche negli spazi delle diverse comunità religiose.
Insomma, si andrà in giro a perdere tempo, come sanno fare solo gli antropologi tra gli scienziati sociali, a chiacchierare, a farci raccontare storie e storiacce, incastrando i nostri grandi concetti teorici (progettazione urbana, vivibilità, socialità, cittadinanza, conflitto, integrazione, immigrazione, secolarizzazione, sacro) dentro le storie e i racconti di persone "comuni". L'intento è far partire un archivio delle memorie anche a Torbellamonaca, uno spazio dove le vite dei singoli riconquistino nel racconto lo spessore che sempre meritano, e che a volte "la città" assottiglia.