Stefano Portelli è uno dei "giovani" (vabbe', siamo in Italia...) antropologi più attivi e capaci in circolazione. Ha concluso da poco uno straordinario dottorato con una ricerca urbana romana veramente importante (ne sentirete parlare appena sarà pubblicata) ma questa volta al fienile ci parla della sua prima ricerca, condotta nel quartiere Bon Pastor, a Barcellona, a partire dal 2004. Un quartiere di case popolari "a buon mercato", las casas baratas, costruite negli anni Venti e destinate alla demolizione in nome della modernità, del progresso urbano, e di tante altre amenità, che costringevano gli abitanti a passare da un reticolazione orizzontale, fatta di case a un piano, ai palazzoni disposti in verticale, che costringevano a ripensare (e soprattutto a destrutturare) gli antichi rapporti sociali.
A Torbella, la parte più "verticale" di Roma, dovrebbe essere interessante per molti sentire com'era la vita in una città orizzontale, come gli abitanti di Bon Pastor hanno provato a resistere a un modo di vita che sembrava avanzare come una forza del destino, più che come quel che è stato in realtà, vale a dire una scelta politica centrata sulla speculazione immobiliare.
Martedì 13 giugno, dalle 19:30 al Polo ex Fienile di largo Mengaroni 29, ne parliamo con Stefano assieme a Carlo Cellamare e Francesco Montillo.