Si pensa troppo spesso alla politica come a un gioco
lucido e razionale di controllo e uso delle risorse, una specie di
estensione al piano delle relazioni sociali delle scelte razionali
dell’economia. appassionante
(da cui la “crisi della politica”) ma soprattutto non riesce a tener conto di
quanto la politica sia uno strumento di identificazione e appartenenza,
quanto cioè i sentimenti siano essenziali per comprendere la costituzione
del Noi e del Loro come spazio originario dell’agire sociale. In questo
incontro, con l’aiuto di Peppino
Ortoleva e Federico
Bonadonna, cercheremo di capire la radice passionale (e quindi
sinceramente appassionante) della politica, la forza di sentimenti
come l’odio e di orientamenti come la viltà, il valore
simbolico della violenza e la necessità di comprendere la dimensione
rituale della vita associata.
L’impegno richiesto ai partecipanti è notevole, dato che
staremo assieme dalle 10 del mattino alle 16, nel polo culturale ex
Fienile. CI sarà una relazione mattutina, seguita da un dibattito
seminariale, e una nuova sessione dopo il pranzo auto-organizzato. Per cominciare
a capire la complessità del mondo attuale.
L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza e ci aspettiamo
una larga partecipazione. Per gli studenti di
Antropologia culturale che ancora
devono verbalizzare, la partecipazione all’incontro garantisce un punto sulla
valutazione finale. Chi parteciperà è pregato di compilare il modulo online, per poter
facilitare l’organizzazione degli spazi.