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mercoledì 1 giugno 2022

Antropologia culturale 2021/2022 Mod B lezione 12. La società politica originaria (da "Il potere dei Re")


Dodicesima lezione di antropologia delle religioni: ci dirigiamo velocemente verso la fine. Questa volta analizziamo quanto la divisione religione - politica sia un'idea squisitamente occidentale.

In La società politica originaria (Tratto da Il potere dei Re) troviamo un Marshall Sahlins dal pensiero pienamente maturo fare i conti con la politica e la sua presunta razionalità.





Il titolo originale dell'opera completa è On Kings, "sui re", per l'appunto -  scritta insieme all'ex allievo David Graeber.
Il fil rouge che lega i saggi è l'esistenza universale della figura dei re come concetto all'interno dei modi in cui si struttura la vita associata umana. 





Sahlins ci mostra quanto  gli esseri umani sappiano di non essere né completamente in balia, né totalmente in carica rispetto alla responsabilità di sé stessi.
La religione-politica è esattamente questa riflessione  su chi è in carica, da chi dipende la complessità della vita e cosa bisogna fare durante la vita stessa. 

Siamo stati abituati a pensare alle cosiddette società semplici come a società con una strutturazione del potere estremamente lasca o non definita; Sahlins rimette mano a quanto affermato dall'antropologia negli ultimi decenni (ivi compresa la sua antropologia) e ci dice questo: anche nelle popolazioni orizzontali c’è una concezione nettissima del potere e le persone rispettano delle norme. Anche nelle società semplici esistono uno stato, un governo e una polizia.  Solo che questi centri del potere sono detenuti non da essere umani come noi, quanto da altri tipi di persone, sovrumane o meta-umane. 
Per esempio, gli inuit si caratterizzano per povertà di struttura sociale e assenza di governo centrale. Ma al contempo si considerano parte di un sistema cosmico più ampio. L’autorità, assente nella loro società, è ben presente e attiva nella loro cosmologia.

In La società politica originaria Marshall Sahlins arriva dunque a due fondamentali conclusioni:

  1. Non esistono società semplici, ma solo società più o meno incastrate in cosmologie, sistemi gerarchici in cui il potere è demandato da entità sovrumane o meta-umane;

  2. Noi occidentali, abituati a mantenere separati politica e religione, fatichiamo a comprendere che per queste società la forma del mondo e il suo controllo è deputata a quello che noi chiamiamo religione. In altre parole, in queste società la separazione politica-religione non è mai avvenuta. 

Per un approfondimento sulle conseguenze che il concetto di secolarizzazione ha portato nelle nostre società considerando che la separazione politica-religione è meramente prospettica, vi rimando al video con la lezione completa.