Angelina Fares, cittadina israeliana di religione drusa, è una bella diciottenne che voleva partecipare al concorso per Miss Israele. Un paio di cugini sono finiti in galera perché, offesi da questa eventualità, stavano progettando di ucciderla pur di evitare quest’onta alla famiglia.
Alla faccia dei muccini schizzinosi, ci tocca ammettere il valore potenzialmente progressivo del velinismo. A meno di non essere doppiamente razzisti e dire che è progressivo solo per “loro” anzi, per le “loro donne” e non per le “nostre”.