Il povero Canino, col suo Votantonio, l'anno veramente massacrato, con il 5 per cento di share su Rai Due in prima serata. E l'hanno massacrato da dentro la Rai: "E non è possibile", "e non si può andare avanti così", "e il servizio pubblico, signora mia".
Facendo l'editing per l'annuario della fiction italiana scopro che la fiction Roma (andata in onda tra il 17 marzo e il 21 aprile 2006) ha avuto un range di share tra il 5,29 e il 10,06, quindi ben al di sotto della media di rete e del tutto comparabile al disastro di Votantonio. Eppure il programma non è stato tagliato (12 puntate), e non ricordo polemiche così infuocate dentro l'azienda. Forse perché in quel caso la Rai aveva partecipato a un progetto "fichissimo" con HBO (figuriamoci, il più trendy dei canali pay americani) e BBC (figuriamoci, la più colta delle reti televisive) e quindi non se la sono sentita di sparare alzo zero su un progetto "culturale". E' vero, ricordo qualcuno parlare e scrivere di "americanata" , ma questo dopo che era andata male, non prima, e a pararsi un poco il culo son bravi tutti.
La verità è che qui si miagola tutti nel buio, quando si tratta di capire il perché di un successo o di un insuccesso. Figuriamoci prevederlo! A me certi critici (non necessariamente critici televisivi, parlo di persone che criticano "la televisione" quando magari ci lavorano dentro) ricordano gli storici che stilano le "cause della prima guerra mondiale". Ce ne fosse mai uno che prova stilare le cause della prossima guerra. Sempre a cose fatte. E sempre alla ricerca di qualche serbo sfigato cui far fare il capro espiatorio.