Ho insegnato a Venezia, Lubiana, Roma, Napoli, Firenze, Cosenza e Teramo. Sono stato research assistant alla Queen's University of Belfast e prima ho vissuto per due anni in Grecia, per il mio dottorato. Ora insegno a Tor Vergata e nel campus romano del Trinity College di Hartford (CT). Penso che le scienze sociali servano a darci una mano, gli uni con gli altri, ad affrontare questa cosa complicata, tanto meravigliosa quanto terribile, che chiamano vita.
2011/12: INFORMAZIONI PER CHI AVEVA 12 CFU E TUTTI GLI MP3 DELLE LEZIONI
▼
martedì 3 luglio 2007
Zotero
Se lavorate con bibliografie consistenti e usate tanto internet, credo che dovreste dare almeno un'occhiata a questo software, partito lo scorso autunno. In sostanza è un sofware di reference management, ma lavora da dio sul web e riconosce un sacco di formati di schede librarie. Senza che dobbiate neppure copiarvi i dati del libro, Zotero capisce quali sono i campi e riempie la scheda bibliografica in modo corretto. Se lavorate con Opac/internetculturale o Library of Congress Catalog o http://www.jstor.org/, potete organizzarvi una bibliografia per temi in pochissimi minuti (forse troppo pochi? Mi troverò con centinaia di schede che NON avrò compilato e quindi rischio di venir sommerso da informazione che ho prodotto senza elaborarla, senza conoscerla?). Qui potete leggere una presentazione in italiano, dove si spiega anche che Zotero, essendo open source, lavora dentro Firefox 2.0. Credo che proverò ad usarlo e aggiornerò questa recensione di tanto in tanto. Se qualcuno lo usa mi farebbe piacere sapere che ne pensa.
Intanto, da quel che ho visto, è veramente potente. Esporta le bibliografie in moltissimi formati e consente di lavorare con schede di annotazione e tags semantici per ogni scheda bibliografica (che poi non dev'essere per forza bibliografica, potete schederare anche video, audio, pagine web). Ero un po' perplesso dal fatto che lo storage fosse sul computer, non sul web. Per uno come me, che lavora sistematicamente su tre computer (portatile, casa, ufficio) rischiava di diventare un handicap insormontabile. Invece l'esportazione dell'archivio è semplice e veloce (almeno, con le trenta schede di prova che ho fatto stanotte). Finito di lavorare, si esporta il file in formato "zotero" e lo si copia sulla chiavetta usb. Quando si cambia macchina, basta lanciare zotero e importare il file dalla chiavetta per trovarsi tutto il lavoro al punto esatto in cui lo si era lasciato. Sì, vale la pena di provare ad usarlo (anche se ai miei studenti preferisco per ora far fare la bibliografia con word, così imparano come si fa).