Parlare del carcere non è mai facile. Parlare delle pene estreme del carcere, vale a dire della pena di morte e dell'ergastolo, richiede uno sforzo ulteriore di comprensione di un istituto culturale che ha poche giustificazioni di ordine razionale.
Sono stato invitato a parlarne con persone che ne sanno molto più di me, farò la mia parte nel tentare di raccontare cosa significa "l'ergastolo ostativo" dal punto di vista della persona che lo vive, come caduta nella peggiore delle povertà, vale a dire la povertà di chi non ha più lo spazio per provare a immaginare il suo futuro come un punto nel tempo cui aspirare. Senza la possibilità di aspirare a un futuro, la vita si inaridisce, e l'ergastolo sembra concepito proprio come una macchina istituzionale per inaridire il futuro. Giovedì 27 ottobre, ore 16, PressPoint Roma per il Giubileo, via dei Penitenzieri 14, Roma.
www.romaperilgiubileo.gov.it
Ne parleremo con Salvatore Bonfiglio, giurista; Mario Caravale, storico del diritto; Patrizio Gonnella, presidente di Antigone; Mauro Palma, garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà. Coordina i lavoro Marco Ruotolo, costituzionalista.