E che poeti. Io ho ancora la pelle d’oca. Credo che il
metodo della competizione a eliminazione
sia terribile, cripto-capitalista,
darwinismo sociale anti-poetico come null’altro al mondo. Ma è evidente che funziona, visto come è andata la serata di giovedì 30 novembre. Qui trovate la registrazione integrale di tutta la performance (mancano solo i primi
dieci minuti, durante i quali, fuori concorso, Jacopo Lubich ha letto una
bellissima sua creazione sulla prospettiva di chi arriva sulle nostre coste, o
muore nel tentativo). Non ho amato allo stesso modo tutte le performance, ma ho
amato di tutte il coraggio strepitoso
di credere alla possibilità di comunicare.
Mettersi lì, davanti a un microfono, con ben più di cinquanta persone che si aspettano tutto e non si aspettano niente,
e provare per tre minuti a dire, a creare mondi avendo come unico
strumento il proprio corpo e la
propria voce è un atto di fiducia nella specie umana che a me, scusate,
ma ancora mi commuove. QUESTA E' LA CARTELLA con le foto dei prodi poeti in azione: Christian Ferrante, Valerio Piga, Carlo Carducci, Giovan Bartolo Botta, Carmine Marcello, Valerio Cecca, Allegra Trenta, Camillo De Felice, Jacopo Masci, Elia Ciricillo, Damiano Gasperini.
Ci sono state risate
e momenti commoventi, attimi di rabbia condivisa e squarci di luce su angoli normalmente lasciati al buio.
I 3 finalisti, dopo 2 manches, erano Giovan Bartolo Botta,
Allegra Trenta e Camillo De Felice.
Vincitrice ALLEGRA TRENTA
Come minimo è da rifare prestissimo.