Stanno sgomberando il baobab
experience, o quel che ne restava dopo il lavoro di recinzione di questi giorni, dietro la Stazione Tiburtina. Sgomberati da via Cupa non so più quante volte,
gli stranieri, i richiedenti asilo e i rifugiati si erano accampati dall’altra
parte della ferrovia, sul versante di Pietralata
e avevano faticosamente cercato di organizzare qualcosa che somigliasse a uno
spazio abitato da esseri umani.
L’immigrazione è un problema perché è stata sempre gestita in Italia come una
condizione emergenziale, da affrontare con misure in parte assistenziali e in
parte vessatorie, senza nessuna volontà di produrre consapevolezza tra i cittadini
italiani e cittadinanza tra gli stranieri immigrati.
Resta un tema centrale della discussione politica, di cui si
sa troppo poco, sul serio, e troppo si sentenzia.
Nella Scuola di
politica del polo ex Fienile ci è sembrato necessario, indispensabile,
parlarne subito, ora, oggi. Dopo aver aperto il mese scorso con Cristian Raimo e Luigi Manconi, oggi verranno al Fienile (largo Mengaroni 29, a Torbellamonaca, a meno di dieci
minuti a piedi dalla fermata Torre Gaia della Metro C) Riccardo
Magi, parlamentare, membro della Commissione Affari Costituzionali della
Camera, e Marco Dotti,
giornalista esperto del Terzo settore, che da tempo si occupa proprio di come
il Terzo settore questione immigrati.
Cerchiamo di mettere assieme i pezzi di questa società impazzita
e malata e frammentata, che non riesce più a pensarsi, che agisce come un pupazzo
a molla, pura reazione a sollecitazioni
intestinali e non riesce più a collegare il cuore con il cervello, la capacità
di ordinare i pensieri per capire il
mondo con i sentimenti che guidino
alla sua modifica per il bene collettivo.
Facciamo politica, venite a fare politica a diventare cittadini, a crescere, a trovare una
ragione non belluina per dire “noi”.