Sulla barra di destra di Facebook ci sono le pubblicità. Ora, è vero che si stanno cercando nuovi modi di comunicazione, ma a me pare che la spocchia dei teorici non tenga mai abbastanza conto della cialtroneria degli smanettoni reali.
Sulla mia pagina in questo momento compare una pubblicità che si intitola
Disregnare La Caricatura (sic), dove il refuso fa il paio con la traduzione (evidentemente automatica) del testo che recita:
Cartone te! [calco diretto su "cartoon yourself!"] Scegli il colore degli occhi, colore dei capelli e vestiti
La pubblicità che sta subito si intitola: Lo scmbialibri a Vercelli (sic, senza la "a")
In un mondo che dovrebbe essere tutto virtuale e quindi asettico, io mi immagino il precario a contratto che deve mettere i titoli in diretta sulla pagina della mia pubblicità e che è talmente scocciato che li riempie di refusi. Mi immagino una persona vera, con le braghette corte e la canotta che da casa sua prende 3 centesimi per ogni titolo. Penso ai compiti del mechanical turk di Amazon, pagati a centesimi di dollaro (o di rupia) e non riesco a decidermi se queste siano nuove opportunità o nuove forme di schiavitù.