2011/12: INFORMAZIONI PER CHI AVEVA 12 CFU E TUTTI GLI MP3 DELLE LEZIONI

lunedì 22 maggio 2017

Che cos'è l'Europa se la vedi da dietro un filo spinato? Che cos'è essere africani se la forma del tuo continente sembra sempre più quella di una prigione da cui provi ad evadere?













Cos'è il mondo se basta un cellulare per raccontarne il delirio, i contrasti, le illusioni, le assurde frenesie framezzate di noia?


Martedì 23 maggio, dalle ore 20, vedremo il documentario Les Sauters,
 all'ex Fienile di Torbellamonaca (siamo in largo mengaroni 29)  per cercare di raccontare assieme un percorso complicato e doloroso, che (anche avendo le peggiori intenzioni) è proprio difficile ridurre a un viaggio di piacere o al tentativo di approfittare della "nostra bontà":
Il Monte Gurugu affaccia sull'enclave spagnola di Melilla, sulla costa mediterranea settentrionale dell'Africa. L'Unione europea e l'Africa sono separate qui da un impianto di confine ad alta sicurezza, composto da tre recinzioni. I rifugiati, per lo più provenienti dalla regione sub-sahariana, vivono in un centro ai piedi del monte. Da qui sono in molti a tentare di attraversare la frontiera terrestre tra il Marocco e la Spagna. Uno di loro è Abou Bakar Sidibé, proveniente dal Mali, che in Les Sauteurs è sia il protagonista che uno dei registi. Dopo 14 mesi nel campo e numerosi tentativi - falliti - di battere il sistema di recinzione, Abou inizia le riprese di un documentario, concentrandosi sulla sua routine quotidiana, le perlurstrazioni della zona e le attese noiose tra un "salto" e l'altro.Le immagini che ne derivano sono un documento imprescindibile per capire l'organizzazione sociale della comunità dei rifugiati, senza tralasciare quel velo di tristezza rappresentato dalla presunta Eldorado d'Europa.
L'organizzazione pratica della giornata avverrà grazie ad alcuni migranti dei CAS e dei militanti dei collettivi delle realtà partecipanti.
Iniziativa promossa da
Comunità di Largo Ferruccio Mengaroni
Giulia Casentini (Università Tor Vergata)
Cubo Libro
Collettivo errezero


martedì 2 maggio 2017

Una Moschea per Roma? Volontari cercasi

QUESTO E' UN APPELLO ALLA PARTECIPAZIONE E ALLA ATTIVITA' DI VOLONTARIATO. PER QUESTO PROGETTO CERCHIAMO DECINA DI FACILITATORI DISPONIBILI A DARE UNA MANO SABATO 6 MAGGIO 2017 LA MATTINA. ECCO IL PROGETTO.

Con oltre 70.000 musulmani residenti e cinquanta associazioni attive sul territorio, Roma è la ‘capitale’ italiana dell’Islam. La monumentale Grande Moschea porta lustro alla città, eppure ogni giorno i fedeli si incontrano e pregano in decine di spazi provvisori (saloni privati, garage, etc) sparsi dai quartieri centrali ai più periferici.

Al di là dell’ufficialità istituzionale, quindi, qual è il posto dell’Islam a Roma? La Grande Moschea, da sola, è ancora in grado di garantire spazi di preghiera e aggregazione alla comunità musulmana oppure è giunto il tempo di (ri)aprire il dibattito sulla creazione di uno o più nuovi luoghi di culto islamici in città?


Partendo da queste domande, e per cercare di dare una risposta che possa essere utile al dibattito culturale e politico intorno a un tema di così grande attualità, un gruppo di ricercatori specializzati in urbanistica delle religioni e appartenenti alle Università di Bristol e di Bath SPA in Inghilterra, del Gran Sasso Science Institute e del Centre for the Studies and Documentation of Religions and Political Institutions in Post-Secular Societies (CSPS) dell’Università di Tor Vergata di Roma, ha organizzato un ciclo di incontri pubblici e laboratori dal titolo Una moschea per Roma? che si terrà dal 6 al 20 maggio alla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea, in Via delle Belle Arti 131.

Si tratta di un'occasione unica, penso di poter dire, per riflettere pubblicamente sul senso degli "spazi sacri" nella città di Roma, una delle città più connotate del mondo dal punto di vista religioso.

Per il primo incontro, del 6 MAGGIO, ABBIAMO BISOGNO DI UNA DECINA DI FACILITATORI CHE GUIDINO LE DISCUSSIONI E RACCOLGANO LE OPINIONI DEI PARTECIPANTI. CHI FOSSE INTERESSATO CONTATTI IL RESPONSABILE giuseppe.carta@bristol.ac.uk