Giovedì 23 maggio
Tiziano
Scarpa sarà al Macro Asilo
per parlarci di “figura umana”, vale a dire di tutto. Di tutto quello di cui si è occupato e di cui ha scritto; per contribuire con la sua
sapienza al percorso di messa a fuoco dell’UMANO,
la parola che mi è stata affidata per la Stanza
delle parole di quest’anno.
Credo che Tiziano Scarpa
sia un importante autore della letteratura italiana dei nostri tempi. Molto importante. Non ho le competenze
per porlo in qualche graduatoria, ma le cose che ho letto di lui sono sempre
state importanti non solo per il mio grandissimo piacere di lettore (di nuovo, non ho un quadro comparativo amplio,
ma come non notare il folle lavoro di cura che Tiziano Scarpa mette nella sua
scrittura?) ma anche, non so come dirlo altrimenti, nel mio impegno di cittadino.
La sua politica dell’umano
è nitida, ed è lo sforzo di essere verace,
di parlare proprio di quell’umanità comune,
spesso pochissimo eroica se non affettuosamente
meschina, nella quale siamo tutti
ingolfati noi che non pretendiamo di essere
eletti alla prossima tornata, che non ci mettiamo di profilo perché ci devono premiare,
che non accettiamo il sopruso, la prevaricazione
e la violenza come nostre strategie dominanti. Una mansuetudine però del tutto irrequieta,
non pacificata, mai sottomessa, insomma uno stile umano che io trovo molto
vicino alla mia vita, e che mi pare
raffiguri un ritratto sociale molto
importante per capire dove stiamo e cosa facciamo.
Io dico che questo evento è imperdibile. Il LaPE
sarà al Macro per documentare tutto, giovedì 23 maggio ore 17.