2011/12: INFORMAZIONI PER CHI AVEVA 12 CFU E TUTTI GLI MP3 DELLE LEZIONI

lunedì 27 gennaio 2020

Chi era Massimo Rosati

PER GLI STUDENTI DI TOR VERGATA: I POSTI PER L'EVENTO SONO ESAURITI, NON POSSIAMO PIU' ACCETTARE REGISTRAZIONI. QUANTI SI SONO REGISTRATI ENTRO IL 28 GENNAIO AVRANNO IL POSTO GARANTITO (ANCHE SE STAREMO STRETTINI...)

Era un amico e uno studioso. Oggi, a sei anni dalla sua morte inaspettata, crudele per lui e sconvolgente per noi che gli siamo sopravissuti, proviamo ancora a raccogliere la sua eredità intellettuale.
Come altri che ci hanno lasciati troppo giovani, Massimo non ha fatto in tempo a diventare un maestro, ma amava battere piste insolite con intelligenza e profondità.
Delle discussioni con lui io mi porto dentro soprattutto l'attenzione per la religione, per il pensiero religioso e per il sentire religioso.
Da laico e non credente, Massimo aveva però capito che non si può "spiegare" la religione se non si tenta di comprenderla, se non se ne colgono gli aspetti fondativi e ci si concentra ciecamente solo sulla strumentalizzazione politica del credere.
Proprio perché dio non esiste, diventa importantissimo comprendere cosa spinge gli esseri umani da sempre a cercare un qualche senso trascendente, un mondo altro cui fare riferimento e da porre in collegamento con il mondano dell'evidente.
Massimo stava lavorando attorno al quadro teorico del postsecolare come spazio dove aprirsi a queste riflessioni di frontiera, e non sappiamo (almeno, io non so) che direzione avrebbe preso il suo pensiero oltre le sue ultime riflessioni, uscite postume.
Ma partendo da quegli stimoli ci incontreremo nell'anniversario della sua morte, per riprendere il filo di un discorso, per tenere accesa un'interlocuzione anche ora che Massimo non può più ascoltarci.
Ci troviamo allora giovedì 30 gennaio alle ore 16.00 negli spazi dell'Istituto Tevere, un posto che Massimo conosceva bene e con il quale amava collaborare, per parlare con Paolo Costa e Valeria Fabretti, del Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler.
Discuteremo, postecolarmente, se posso dire così, del "sacro in mezzo a noi".

L'Istituto Tevere è un posto bellissimo ma gli spazi sono ridotti. Per consentire un afflusso ragionevole chiediamo per cortesia di effettuare la prenotazione della vostra presenza
Gli studenti di Tor Vergata possono partecipare solo dietro iscrizione dati i posti limitati. La partecipazione consente di guadagnare un punto sulla valutazione finale di Antropologia culturale o di Antropologia e Storia delle religioni. Solo 12 posti sono stati riservati per gli studenti.