L'unico anno che ho insegnato a Sapienza, lui mi prese sotto la sua ala di fratello maggiore e mi diede un paio di consigli utili per la didattica e in generale per la mia carriera, e da allora era rimasto un affetto sincero nonostante le poche occasioni di vedersi.
Quando con i giovani del LaPE abbiamo aperto i "Salotti antropologici" pensare a lui come ospite è stato un attimo. Come omaggio, pubblichiamo quella bella serata del 21 novembre 2019, quando tutto ancora sembrava possibile, e la solitudine della morte non era ancora arrivata così prepotente e violenta nell'orizzonte di Alberto.
Grazie al LaPE per il lavoro, e riposa in pace, Alberto, in attesa che arrivi per ciascuno di noi "il momento di andare".