Tratto da una commedia di Oscar Wilde (Lady Windermere's Fan) A good woman è un film delizioso per trama, ambientazione, costumi, personaggi e dialoghi. Ogni scena ha almeno una citazione memorabile. Una per tutte.
- Dov'è la festeggiata?
- Si sta preparando.
- Donne e salsicce: se le vuoi gustare veramente non assistere alla loro preparazione...
Ambientato in una Amalfi anni Trenta non eccessivamente cartolinata, trova il suo merito maggiore nell'aver rispettato l'amore di Wilde per l'acume del linguaggio. A parte un'agnitio (che poi neppure si compie) la storia semplicemente non c'è. Non succede nulla apparentemente degno di narrazione. Sospetti e allusioni (i primi a crederci siamo noi spettatori), commenti ironici sul genere umano e sui rapporti uomo/donna.
Se avete sofferto per un tradimento non potrà che farvi del bene (facendovi un po' male).
Scarlett Johansson riesce a fare qualcosa oltre a mettere in evidenza le sue deliziose fossette.
Tom Wilkinson è bravo forse quanto Helen Hunt. Milena Vukotic strepitosa coi suoi cagnolini.
Vivamente consigliato per chi crede che al cinema non si debba necessariamente rischiare un'ernia al cervello e ci si possa anche solo divertire. Solo, poi?
Ho insegnato a Venezia, Lubiana, Roma, Napoli, Firenze, Cosenza e Teramo. Sono stato research assistant alla Queen's University of Belfast e prima ho vissuto per due anni in Grecia, per il mio dottorato. Ora insegno a Tor Vergata e nel campus romano del Trinity College di Hartford (CT). Penso che le scienze sociali servano a darci una mano, gli uni con gli altri, ad affrontare questa cosa complicata, tanto meravigliosa quanto terribile, che chiamano vita.