Leggo sul Corriere di ieri che Edoardo Sanguineti (massimo poeta italiano vivente eccetera eccetera) avrebbe detto a La7 le testuali parole a commento dei fatti di Tienanmnen: "Quelli erano veramente dei ragazzi - poveretti - sedotti da mitologie occidentali, un poco come quelli che esultarono quando cadde il muro; insomma, ragazzi che volevano la Coca-Cola".
Se queste sono le sue testuali parole, mi chiedo se davvero Sanguineti crede veramente che
1. il desiderio di bere una Coca-Cola vada punito a colpi di carro armato.
2. in Cina non ci sia la Coca-Cola.
3. i "ragazzi" - poveretti - abbiano smesso di essere intelligenti signora mia, invece noi una volta eravamo impegnati sul serio (mica volevamo la Coca-Cola).
Se non crede a nessuna delle tre, devo dedurne che stia facendo campagna elettorale, ovviamente per conquistare i voti dei ceti medi...
Da un professionista della parola forse ci si potrebbe aspettare di più.
Ho insegnato a Venezia, Lubiana, Roma, Napoli, Firenze, Cosenza e Teramo. Sono stato research assistant alla Queen's University of Belfast e prima ho vissuto per due anni in Grecia, per il mio dottorato. Ora insegno a Tor Vergata e nel campus romano del Trinity College di Hartford (CT). Penso che le scienze sociali servano a darci una mano, gli uni con gli altri, ad affrontare questa cosa complicata, tanto meravigliosa quanto terribile, che chiamano vita.