Certi giorni
E' una poesia in versi e immagini, l'ho trovata sul blog di Maurizio Goetz che vedete linkato qui all'inizio.
Per chi non è in grado di seguire il testo, riporto qui una trascrizione e la mia traduzione.
Some days
Some days
I put the people in their places at the table
Bend their legs at the knees
If they come with that feature
And fix them into the tiny wooden chairs
All afternoon
They face one another
The man in the brown suit
The woman in the blue dress
Perfectly motionless
Perfectly behaved
But other days
I am the one who is lifted up by the ribs
Then lowered
Into the dining room of a doll house
To sit with the others at the long table
Very funny
But how would you like it
If you never knew from one day to the next
If you were going to spend it
Striding around Like a vivid god
Your shoulders in the clouds
Or
Sitting down there, amidst the wallpaper
Staring straight ahead
With your little plastic face
Billy Collins
Certi giorni
Certi giorni
sono io a mettere le persone al loro posto attorno al tavolo
Piego loro le gambe all’altezza del ginocchio
Se possono farlo
E le assicuro alle loro minuscole sedie di legno
Tutto il pomeriggio
Si fissano l’un l’altro
L’uomo col completo marrone
La donna col vestito azzurro
Perfettamente inespressivi
Perfettamente composti
Ma altri giorni
Sono io quello che viene sollevato per le costole
E poi calato
Nella sala da pranzo di una casa di bambole
Per sedere assieme agli altri alla lunga tavolata
Molto divertente
Ma a voi piacerebbe
se non sapeste mai se il giorno dopo
Finirete per passarlo
Svettando come un dio luminoso
Le spalle tra le nubi
Oppure
Seduti laggiù, tra la carta da parati
Fissando giusto davanti a voi
Con la vostra faccina di plastica
Traduzione di Piero Vereni
Ho insegnato a Venezia, Lubiana, Roma, Napoli, Firenze, Cosenza e Teramo. Sono stato research assistant alla Queen's University of Belfast e prima ho vissuto per due anni in Grecia, per il mio dottorato. Ora insegno a Tor Vergata e nel campus romano del Trinity College di Hartford (CT). Penso che le scienze sociali servano a darci una mano, gli uni con gli altri, ad affrontare questa cosa complicata, tanto meravigliosa quanto terribile, che chiamano vita.