Traduco al volo alcune note che Mark Deuze ha segnalato durante un seminario online alla lista di discussione Medianthro, dedicata a tematiche di antropologia dei media. Mi pare estremamente interessante.
Gli psichiatri Joel e Ian Gold hanno di recente ipotizzato che l'incrociarsi tra onnipresenza dei media, classiche sindromi come il narcisismo e la paranoia, e una crescente cultura mediatica in cui i confini tra mondo fisico e mondo virtuale si stanno confondendo, produce un nuovo tipo di psicosi, documentato in alcuni casi clinici, vale a dire il "Delirio da Truman Show" (DTS).Ci sono diversi pareri sull'esistenza di questa forma di malattia mentale. Ma mi pare comunque il caso di pensarci un poco. Fossero anche solo un paio di mattacchioni che si sono inventati tutto. Già a inventarsi una simile forma di delirio, significa che viviamo un'epoca nuova.
Il DTS prende il nome dal film "The Truman Show" (1998) in cui l'attore Jim Carrey interpreta un uomo che non sa che tutta la sua vita è null'altro che un enorme reality show televisivo, visto da milioni di spettatori in tutto il mondo. Le persone che soffrono di DTS sono più o meno convinte che tutto quello che le circonda sia un set organizzato, che le persone attorno a loro siano attori e che tutto quel che fanno sia monitorato e registrato.
Ian Gold, che lavora alla McGill University, in un'intervista al quotidiano canandese "The National Post", attribuisce il DTS "a inusitati stimoli culturali che potrebbero spiegare il fenomeno: la pressione di viviere in un'ampia comunità connessa può far emergere il lato più instabile delle persone fragili [...] I nuovi media stanno aprendo vasti spazi sociali che potrebbero interagire con i processi psicologici" (19 luglio 2008, p. A1).
In un pezzo dell'International Herald Tribune, diversi esperti confermano l'esistenza del DTS e in modo interessante suggeriscono che "un modo di guardare ai deliri e alle allucinazioni dei malati di mente è considerarli forme estreme dei timori che assillano la popolazione normale o mediamente nevrotica" (30 agosto 2008, p. 7).