Fuori tempo massimo. Un blog in ritardo di Pietro Vereni

Cerca nel blog

Politica dal basso (molto dal basso)

giugno 06, 2009

Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app

io Italian politics

Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app

I post al volo

ottobre 20257
settembre 202510
agosto 202511
luglio 202512
giugno 20259
maggio 202516
aprile 202519
marzo 20256
febbraio 20251
novembre 20242

ottobre 20245
settembre 20241
febbraio 20241
dicembre 20231
ottobre 20231
agosto 20231
giugno 20231
maggio 20231
gennaio 20232
novembre 20222
ottobre 20222
settembre 20224
agosto 20221
luglio 20224
giugno 20225
maggio 20224
aprile 20226
marzo 20227
febbraio 20223
gennaio 20226
dicembre 20214
novembre 20218
ottobre 202112
settembre 20212
luglio 20214
giugno 20215
maggio 20212
aprile 20213
marzo 20213
febbraio 20214
gennaio 20214
dicembre 20201
novembre 20205
ottobre 20209
settembre 20202
giugno 20201
maggio 20207
aprile 20206
marzo 20207
febbraio 20201
gennaio 20207
dicembre 20192
novembre 20197
ottobre 20197
settembre 20193
agosto 20191
giugno 20191
maggio 20197
marzo 20191
febbraio 20193
gennaio 20194
dicembre 20183
novembre 20183
ottobre 20183
settembre 20182
giugno 20181
maggio 20186
aprile 20185
marzo 20182
febbraio 20183
gennaio 20185
dicembre 201713
novembre 20178
ottobre 201727
settembre 20174
agosto 20171
luglio 20171
giugno 20172
maggio 20172
aprile 20173
marzo 20173
febbraio 20172
gennaio 20171
dicembre 20163
novembre 20162
ottobre 20162
luglio 20162
giugno 20164
maggio 20165
marzo 20164
febbraio 20161
gennaio 20162
dicembre 20157
novembre 20154
ottobre 20152
luglio 20151
giugno 20151
maggio 20151
aprile 20151
dicembre 20141
ottobre 20141
giugno 20141
maggio 20141
marzo 20141
dicembre 20131
novembre 20131
maggio 20133
aprile 20133
gennaio 20132
dicembre 20121
novembre 20122
ottobre 20122
luglio 20121
giugno 20121
maggio 20121
aprile 20124
marzo 20123
febbraio 20122
novembre 20112
ottobre 20114
settembre 20111
agosto 20111
luglio 20111
giugno 20111
maggio 20114
aprile 20111
marzo 20113
febbraio 20112
gennaio 20114
dicembre 20101
novembre 20105
ottobre 20107
settembre 201013
agosto 20101
luglio 20103
giugno 20102
maggio 20103
aprile 20107
marzo 201011
febbraio 20105
gennaio 20108
dicembre 20091
novembre 200910
ottobre 20096
luglio 20097
giugno 200914
maggio 20094
febbraio 20093
gennaio 20099
dicembre 200812
novembre 200817
ottobre 200811
settembre 20081
agosto 20081
luglio 20081
giugno 20087
maggio 20087
aprile 20087
marzo 20085
febbraio 20082
gennaio 20083
dicembre 20071
novembre 20072
settembre 200713
agosto 20078
luglio 200722
giugno 200717
maggio 200717
aprile 200711
marzo 20078
febbraio 200716
gennaio 20074
dicembre 20064
novembre 200620
ottobre 20063

Mostra di più Mostra di meno

I post più letti

Antropologia culturale #12 e #13

26 e 27 10 2017 . Un solo testo per due lezioni metodologiche ( prima parte e seconda parte ), in cui abbiamo cercato di raccontare come si fa ricerca etnografica . Se la cultura è quel sistema complesso di segni che abbiamo finora sommariamente definito, e se l’ epistemologia della disciplina impone un approccio teorico di tipo ermeneutico , in concreto questo in cosa si risolve? Cosa succede veramente quando l’antropologa o l’antropologo deve condurre una ricerca mettendo a frutto la sua professionalità ? Per che tipo di dati raccolti siamo pagati? Abbiamo letto quindi La politica del campo di J-P Olivier de Sardan , e presentato quello che a mia conoscenza è il testo introduttivo migliore per capire cosa si fa, sul serio, una volta che si conduce una ricerca sul campo . Il punto di partenza è non commettere l’errore di cercare solo quel che già si conosce, ed accettare il fatto che sul campo c’è un sacco di spazio per la SERENDIPITÀ , vale a dire quella strana qualit...

Padre, perdona loro. Ma prima fammi finire questo post

NON so più quante volte mi sia toccato di spiegare il mio " sionismo ”. Lo metto tra virgolette non perché sia finto, ma perché è così poco conforme all’etichetta da risultare incomprensibile perfino a molti amici, che infatti in alcuni casi hanno smesso di considerarmi tale e si sono messi a pontificare sulla mia dignità (o indegnità, certo, ché poi il moralismo è tanto più sprezzante quanto più questi amici sono “laici”). Altri amici sono stati invece da me “disamicati” (non sui social, parlo della vita ) perché c’è un limite oltre il quale essere incompreso o insultato non è più parte di una relazione costruttiva, ma diventa un gioco sadomaso che mi fa orrore. Dei giudici non-amici, degli arbitri solo generici conoscenti e di chi crede di conoscermi e si permette di giudicare senza che io conosca loro, non dirò nulla, perché nulla valgono per me. Per alcuni di loro, dichiararsi sionista è un po’ come dire “mi piacciono le esecuzioni sommarie ” o “adoro l’apartheid con...

Antropologia degli zainetti

Ci sono immagini che, una volta viste, non si riesce più a togliere dagli occhi. Una di queste è la fila ordinata (si fa per dire) di schiene metropolitane , romane o milanesi che siano, su cui campeggia lui: lo zainetto . Non lo zaino, che richiama qualcosa di robusto, militare, alpino o almeno escursionistico. No, proprio lo zainetto , parola che finisce in "-etto" e che quindi, in perfetto italiano, infantilizza . Difficile immaginare che un tempo un quarantenne girasse con uno zainetto. Oggi è la norma. Non solo: lo zainetto si è imposto come mezzo standard di trasporto delle cose del lavoro . Computer, caricabatterie, agenda, pranzo da casa, maglietta di ricambio, deodorante, borraccia termica, leggins per la palestra. L'età media dello zainetto si è alzata. Se una volta segnava il tempo della scuola, oggi è diventato il compagno di viaggio dei knowledge workers , di quelli che lavorano in coworking, ma anche del neosegretario in scooter, della pendolare con l'...

Powered by Blogger