Sono un antropologo culturale, spesso poco convinto della postura ultrapoliticizzata che la disciplina ha assunto dagli anni Settanta. Ho insegnato a Venezia, Lubiana, Roma, Napoli, Firenze, Cosenza e Teramo. Sono stato research assistant alla Queen's University of Belfast e adjunct professor nel campus romano del Trinity College di Hartford (CT). Tra il 1994 e il 2000 sono stato prevalentemente all'estero: Grecia (Salonicco e Macedonia occidentale greca), Regno Unito (Irlanda del Nord) e Slovenia (Ljubljana). Dopo molti anni di faticosa partita IVA (traduttore e editor per molte case editrici), dal 2008 insegno a Roma Tor Vergata, dove sono pofessore associato del settore SDEA-01/A (Discipline demoetnoantropologiche).
Alla decostruzione preferisco la ricostruzione, una postura che ho assunto con consapevolezza durante la crisi del Covid, nel 2000. In quegli stessi anni ho maturato un convinto ritorno alla fede cattolica, nella quale sono stato educato e che avevo abbandonato per conformismo, essendo alla fine un campagnolo che a vent'anni si è trasferito nella Grande Città e che non voleva fare la parte del provincialotto. Ora, finalmente, vado fiero delle mie radici e ho smesso di adeguarmi ai luoghi comuni del materialismo, del cinismo e del nichilismo.