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mercoledì 30 marzo 2022

Antropologia culturale 2021/22 Mod B Lez 01: Leonard Cohen e l'antropologia delle religioni




Non sono un antropologo delle religioni: nella mia storia con le scienze sociali ho incontrato svariate volte la filosofia delle religioni, la storia delle religioni, l'antropologia delle religioni, ma ho sempre avuto una predilezione per l'antropologia politica. 
Una serie di (s)fortunati eventi mi hanno portato però all'insegnamento di questo corso.

La prima lezione di antropologia delle religioni è innanzitutto l'impostazione di un quadro di riferimento delle tematiche che affronteremo e una dichiarazione di intenti rispetto alla prospettiva in cui le affronteremo.
Abbiamo detto che indagheremo la religione non in quanto epifenomeno della vita sociale, ma in quanto disposizione simbolico-morale.
la religione è quindi prima di tutto tre cose:

1. un sistema simbolico
2. un sistema morale 
3. un sistema di azione; 

attorno a questo nucleo si struttura successivamente una dimensione istituzionalizzata, la quale non sarebbe possibile senza questa disposizione umana al religioso.



If you are the dealer, I'm out of the game
If you are the healer, it means im broken and lame
If thine is the glory, then mine must be the shame
You want it darker
We kill the flame

(L.Cohen, You want it darker)



La dimensione religiosa ha qualcosa a che vedere con l'interpellazione: la richiesta all'adempimento di un'obbligazione. Nella vulgata delle scienze sociali è oggi associata ad alcuni poteri coercitivi - vedi quello statale. 
Nella dottrina ebraico-cristiana corrisponde all'interpellazione divina, di cui l'annunciazione è una forma.
E come si risponde all'annunciazione? 'Eccomi'---> If you are the dealer, I'm out of the game
C'è bisogno, oggi più che mai, di una lettura post-ideologica radicale: capire cos'è il sentimento religioso, com'è fatto, entrarci dentro prima di vedere la sua manifestazione politicizzata.

Veniamo quindi al programma, non nell'ordine in cui lo affronteremo a lezione:

  1. 1. U. Fabietti, “Sistemi di Pensiero” (Sistemi “chiusi” e sistemi “aperti”; Pensiero metaforico e pensiero magico; Il pensiero mitico), in Elementi di antropologia culturale, Milano, Mondadori, 2015.  

  1. 2. C. Geertz, “La religione come sistema culturale”, in Antropologia interpretativa, Bologna, il Mulino 1987.   

  1. 3. Brelich “Parte prima”, in Introduzione alla storia delle religioni, Roma, Edizioni dell’Ateneo 1966.  

4 Marshall Sahlins, “La società politica originaria”, in D. Graeber e M. Sahlins, Il potere dei re, pp. 31-83, Milano, Raffaello Cortina, 2019. 5. M. Rosati, “Secolarizzazione come errore”, in Sensibilia 6, Errore,Udine, Mimesis, 2015.  

  1. 6. V. Fabretti, P. Vereni, “Spazio certo e luoghi vaghi”, in C. Russo, A. Saggioro (a cura di), Roma città plurale, Roma, Bulzoni, 2018.  

  1. 7. C. Geertz, “Il conflitto religioso”, in Mondo globale mondi locali, Bologna, il Mulino, 1998.  


  1. 8. P. Vereni, “Come si rimane. Diaspore religiose e strategie di permanenza culturale”, in Quaderni di diritto e politica ecclesiastica, 1, aprile 2020.  

9.- S. Allovio, Riti di iniziazione. Antropologi, stoici e finti immortali, Raffaello Cortina, 2014. 

10 - Frans de Waal, Il bonobo e l’ateo, Milano, Raffaello Cortina, 2013 la prima lezione si chiude con questo TED TALK di Jonatan Haidt, che spiana la strada alla lezione successiva.